Rock Garden

Da Al Ashkhara partiamo in direzione sud Dqum, una mattina di marzo. Prima di lasciare  la regione Ash Sharquiya attraversiamo i villaggi di  Mahoot e Khaluf percorrendo chilometri su spiagge bianchissime  dove  i locali che ci accolgono con il sorriso e l’ospitalità omanita di sempre.

La regione di Al Wusta, la seconda per estensione dell’Oman, si trova nel centro del Sultanato tra il deserto del Rub al Khali (il quarto vuoto) e l’Oceano Indiano: infiniti arenili deserti, piccoli villaggi di beduini  che durante i mesi invernali si dedicano alla pesca e durante quelli estivi si spostano all’interno per raccogliere datteri e allevare animali, un vero paradiso per gli amanti della natura..

Pressoché a metà strada tra Muscat e Salalah, lungo la strada 32 giungiamo a Dqum, nulla di più di un gigantesco cantiere: polvere, scavatori, camion e aree in costruzione non lasciano certo presagire una vista così unica ed emozionante: Rock Garden! Arrivarci, se non si è più che pratici della zona, è in effetti un’impresa: i cartelli scarseggiano e bisogna destreggiarsi tra strade nuove e sterrate.

Giunti nel parcheggio accediamo tramite un cancello ad un’area di circa 3kmq e già all’ingresso sembra di camminare su un altro pianeta. Rock Garden è stato scoperto solamente nel 2009 durante una missione esplorativa della Earth Secrets Company e ad oggi è uno dei rari giardini naturali di roccia del mondo. Le formazioni rocciose di morbida arenaria si sono formate circa 40 milioni di anni fa da una falda acquifera sotterranea e ridotte dal vento hanno lasciato strani massi rotondi e massi che sembrano sfidare la gravità: un capolavoro artistico della natura! Rock Garden è uno dei primi venticinque siti di importanza scientifica geologica del Sultanato dell’Oman: per poterlo ammirare al meglio l’ideale è dedicarvi alcune ore, soprattutto all’alba o al tramonto dove il sole colora le rocce con dei riflessi particolari.